Influenze greche su Virginia Woolf
Virginia Woolf (1882-1941) è stata una delle scrittrici più influenti del XX secolo. Nata a Londra da un’importante famiglia di letterati, ricevette un’educazione privata che includeva l’apprendimento del greco e del latino. Woolf era affascinata dagli antichi greci e dalla loro cultura, e spesso citata nei suoi diari, lettere, saggi e romanzi. Visitò anche la Grecia due volte nella sua vita, nel 1906 e nel 1932, e scrisse delle sue impressioni ed esperienze.
La Woolf è stata una pioniera del modernismo e ha sperimentato diverse forme e tecniche di scrittura, come il flusso di coscienza, la narrativa non lineare e le prospettive multiple. Ha anche scritto di argomenti che all’epoca erano considerati tabù o controversi, come il femminismo, la sessualità, la malattia mentale e la guerra. Alcune delle sue opere più famose includono Mrs Dalloway (1925), To the Lighthouse (1927), Orlando (1928), A Room of One’s Own (1929) e The Waves (1931). Ha scritto un saggio, “On Not Knowing Greek” sull’importanza di imparare il greco per capire davvero il significato dei testi antichi, guarda il video qui sotto per questo:
Influenze greche su Virginia Woolf
L’interesse della Woolf per la letteratura, la mitologia e la poesia greca può essere visto in molte delle sue opere. Ad esempio, in Mrs Dalloway, utilizza il mito di Persefone e Demetra per esplorare i temi della vita e della morte, e il contrasto tra il mondo sotterraneo e il mondo superiore. In Orlando, crea una biografia fantastica di un personaggio che piega il genere che vive per secoli e incontra diversi personaggi storici, tra cui il poeta Alexander Pope e la principessa greca Sasha. In Una stanza tutta per sé, immagina una sorella immaginaria di Shakespeare, Judith, a cui viene negata l’opportunità di scrivere ed esprimersi, e la paragona alla poetessa greca Saffo, celebrata per la sua poesia lirica. Ne Le onde usa l’immagine del mare e del sole come simboli del ciclo della vita e dello scorrere del tempo, e trae ispirazione dal coro greco e dagli inni omerici.
La Woolf fu anche influenzata dalle opere di altri scrittori che si ispirarono ai greci, come George Eliot, Matthew Arnold, Oscar Wilde e T.S. Eliot. Ammirava la loro capacità di reinterpretare e reinventare la tradizione classica per l’età moderna e di usarla come fonte di creatività e critica. Si è anche occupata dei dibattiti contemporanei e delle questioni che circondano lo studio e l’apprezzamento dei classici, come il ruolo del genere, della classe e dell’imperialismo nel plasmare la ricezione e l’interpretazione dei testi antichi.
La Woolf soffrì di attacchi di depressione e ansia per tutta la vita, e si suicidò nel 1941 annegandosi nel fiume Ouse. Ha lasciato dietro di sé un’eredità di innovazione letteraria e influenza culturale che continua a ispirare e sfidare lettori e scrittori di oggi. È ampiamente considerata come una delle voci più grandi e originali della letteratura inglese.
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