Lord Byron: Pazzo, Cattivo e Pericoloso da Conoscere
Per festeggiare il compleanno di Lord Byron (22 gennaio 1788), scopriamo di più su di lui. Lord Byron è stato un poeta britannico e una delle figure più influenti del movimento romantico all’inizio del XIX secolo. Nacque come George Gordon Byron il 22 gennaio 1788 a Londra, in Inghilterra, da padre dissoluto e madre ereditiera scozzese. Soffriva di un piede torto congenito, che lo rendeva sensibile al suo aspetto e lo portava ad adottare una personalità sgargiante e ribelle.
Il giovane Byron
Byron studiò all’Harrow e al Trinity College di Cambridge, dove sviluppò una passione per la letteratura e la poesia. Pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Hours of Idleness, nel 1807, che fu aspramente criticata dalla Edinburgh Review. Rispose con una satira, English Bards and Scotch Reviewers, nel 1809, che stabilì la sua reputazione di scrittore arguto e controverso. Byron intraprese anche un grande tour dell’Europa e del Mediterraneo, che ispirò la sua prima opera importante, Childe Harold’s Pilgrimage, un poema narrativo su un giovane aristocratico disilluso che viaggia alla ricerca di avventura e significato. I primi due canti del poema furono pubblicati nel 1812 e lo resero un fenomeno da un giorno all’altro. Divenne una celebrità e un leader della società alla moda, attirando molti ammiratori e amanti, sia maschi che femmine.
La vita personale di Byron
La vita personale di Byron fu segnata da scandali e polemiche. Sposò Anne Isabella Milbanke nel 1815, ma si separarono dopo un anno, tra le voci della sua relazione incestuosa con la sorellastra Augusta Leigh e della sua bisessualità. Ebbe anche una figlia, Ada Lovelace, con la moglie, e un’altra figlia, Allegra Byron, con la sua amante Claire Clairmont, la sorellastra del poeta Percy Bysshe Shelley. Byron lasciò l’Inghilterra nel 1816, per non tornare mai più, e si stabilì in Svizzera, dove fece amicizia con Shelley e sua moglie Mary Shelley, l’autrice di Frankenstein. Scrisse poi il terzo e il quarto canto di Childe Harold, così come molte altre poesie, come The Prisoner of Chillon, Manfred e The Lyrical Dramas.
Don Juan: il capolavoro di Byron
Byron si trasferì poi in Italia, dove visse per sette anni, a Venezia, Ravenna e Pisa. Continuò a scrivere in modo prolifico, producendo alcune delle sue opere migliori e più innovative, come Beppo, Mazeppa, La profezia di Dante e il suo capolavoro, Don Juan, un poema finto-epico che satireggia le convenzioni del romanticismo e dell’eroismo e mescola umorismo, ironia e critica sociale. Byron si impegnò anche negli affari politici e culturali dell’Italia, sostenendo la causa della Carboneria, una società segreta che cercava di rovesciare i regimi oppressivi degli stati italiani. Strinse anche una stretta amicizia con la poetessa e patriota Teresa Guiccioli, che divenne il suo ultimo amore. Don Juan DeMarco, il film del 1994 con Johnny Depp e Marlon Brando, è ispirato alla poesia di Lord Byron.
L’ultima avventura di Byron fu la sua partecipazione alla guerra d’indipendenza greca contro l’Impero ottomano. Aveva sempre ammirato la civiltà e la cultura greca antica, e provava una forte simpatia per i greci moderni, che stavano lottando per la libertà e la democrazia. Byron si unì alla causa greca nel 1823 e contribuì con denaro, armi, fama e carisma alla rivoluzione. Arrivò a Missolonghi, una città assediata nella Grecia occidentale, nel gennaio 1824, e fu nominato comandante delle forze greche. Tuttavia, si ammalò di febbre e morì il 19 aprile 1824, all’età di 36 anni. La sua morte fu compianta dai greci, che lo consideravano un eroe nazionale, e dal mondo letterario, che lo riconobbe come uno dei più grandi poeti del suo tempo.
L’eredità di Byron
L’influenza di Byron sulla letteratura e sulla cultura fu immensa e duratura. Fu ampiamente ammirato e imitato dai suoi contemporanei e successori, sia in Gran Bretagna che all’estero, ispirando il movimento romantico, che enfatizzava l’individualismo, l’emozione, l’immaginazione e la libertà. Ha anche influenzato lo sviluppo di vari generi, come il romanzo storico, il romanzo gotico, la narrativa sui vampiri e l’eroe byroniano, un tipo di protagonista oscuro, meditabondo, ribelle e imperfetto. Byron ha anche lasciato un’eredità di attivismo sociale e politico, sostenendo le cause della libertà, della giustizia e dei diritti umani. È stato un poeta del mondo, che ha abbracciato la diversità e la ricchezza di culture e lingue diverse, e che ha espresso una sua visione unica e originale della vita e dell’arte.
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