Giasone e gli Argonauti e il drago di Lubiana

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Legend of the Ljubljana Dragon

La pittoresca città di Lubiana, con il suo fiume verde smeraldo, l’architettura barocca e la vivace cultura dei caffè, potrebbe sembrare a prima vista lontana dalle coste polverose dell’antica Grecia o dalle avventure cariche di miti dei suoi eroi classici. Eppure una delle leggende più durature dell’origine di Lubiana lo collega a una delle figure più iconiche della mitologia greca: Giasone, il capo degli Argonauti, e al suo fatidico incontro con un drago. Questo racconto mitologico, cucito insieme dalla tradizione greca e dal folklore locale sloveno, conferisce a Lubiana una delle storie di origine più singolari di qualsiasi capitale europea. Al centro si trova il Drago di Lubiana, un simbolo così amato da adornare la bandiera, il ponte e l’identità della città.

Drago a Lubiana, Slovenia

In questo articolo, esploriamo come Giasone e i suoi Argonauti fondarono Lubiana secondo il mito, le radici della leggenda del drago e come la mitologia greca abbia lasciato un’impronta duratura sul patrimonio culturale della regione.


Il viaggio di Giasone e gli Argonauti

Per comprendere i fondamenti mitologici di Lubiana, dobbiamo iniziare molto a sud-est, da Iolco, una città dell’antica Grecia. Lì, un giovane eroe di nome Giasone fu incaricato di una missione impossibile: recuperare il vello d’oro, simbolo di regalità e favore divino, dalla lontana terra della Colchide (l’odierna Georgia occidentale). Giasone riunì un gruppo di eroi noti come gli Argonauti, dal nome della loro nave, l’Argo. Questa band comprendeva artisti del calibro di Eracle, Orfeo, Atalanta e Castore e Polluce, la crème de la crème della tradizione eroica greca.

Il loro viaggio li portò attraverso il Mar Egeo, attraverso l’Ellesponto (i moderni Dardanelli) e nel Mar Nero. Dopo aver sopportato una serie di prove, tra cui lo scontro tra rocce, arpie e re ambigui, Giasone si assicurò il vello d’oro con l’aiuto di Medea, una maga e principessa della Colchide, che si innamorò di lui e tradì suo padre per aiutarlo.

Ma i guai di Jason non finirono con il recupero del vello. In fuga dal vendicativo re Eete della Colchide, Giasone e gli Argonauti intrapresero una rotta tortuosa e irregolare per tornare in Grecia, una strada che, secondo leggende successive, li portò lungo il Danubio e nell’Europa centrale. E qui, la nostra storia inizia a intersecarsi con il mito di Lubiana.

Storia completa di Giasone e gli Argonauti

Gli Argonauti sul Danubio: una rotta dimenticata

La mitologia greca, anche se spesso legata al Mediterraneo baciato dal sole, si avventurava occasionalmente nell’entroterra nelle misteriose foreste e nelle valli fluviali dell’Europa. Una versione del mito degli Argonauti suggerisce che, invece di tornare da dove erano venuti, Giasone e gli Argonauti risalirono il Danubio, un’impossibilità geografica se presa alla lettera, ma metaforicamente ricca. Dal Danubio, presumibilmente seguirono il fiume Sava, un affluente che scorre attraverso l’odierna Slovenia, raggiungendo infine una regione paludosa vicino al fiume Ljubljanica.

È qui, nella palude di Lubiana, che si dice che gli eroi abbiano incontrato una grande bestia: il drago di Lubiana.


Il drago di Lubiana: bestia greca o leggenda slava?

Oggi, il drago è il simbolo più iconico di Lubiana. Impreziosisce lo stemma della città, il Ponte dei Draghi (Zmajski Most) e innumerevoli souvenir. Ma a differenza dei draghi medievali che accumulano oro o tormentano le fanciulle, il drago di Lubiana ha un’origine mitica greca, almeno secondo la leggenda.

Secondo la leggenda, Giasone e gli Argonauti si fermarono vicino alla sorgente del fiume Ljubljanica per riposare. Lì incontrarono un drago mostruoso che viveva nella palude. Questa creatura terrorizzava le terre circostanti, rendendole inabitabili. Giasone, essendo l’eroe che era, combatté il drago in una battaglia che avrebbe definito il destino della terra. Dopo una feroce lotta, Jason uccise la bestia, aprendo la strada alla civiltà per mettere radici nella regione. Si dice che questo evento segni la mitica fondazione di Lubiana.

La Slovenia spiegata in 11 minuti

Il simbolismo del drago di Lubiana

Il drago che Giasone ha combattuto non è semplicemente un mostro; È un simbolo del caos, della natura selvaggia e dell’ignoto, un archetipo che si trova in tutta la mitologia globale. Per Giasone ucciderla significava domare la terra, imporre l’ordine e consentire l’insediamento umano. In questo contesto, Jason agisce come un eroe della cultura, qualcuno che fonda civiltà e supera i pericoli della natura.

Questa idea è parallela al mito greco di Cadmo, che uccise un drago nel sito di Tebe e ne seminò i denti nel terreno, da cui uscirono guerrieri armati. Come Cadmo, il confronto di Giasone con il drago segna un punto di transizione tra il selvaggio e il civilizzato, il mito e la storia.

Oggi, il drago di Lubiana continua a portare questi significati. È un promemoria di forza, protezione e rinascita. Il Ponte dei Draghi, completato nel 1901 e uno dei primi ponti in cemento armato in Europa, utilizza il motivo del drago per proiettare la modernità fusa con la tradizione.


Altri echi mitologici greci in Slovenia

Sebbene Giasone e il drago siano gli elementi greci più importanti nel mito delle origini di Lubiana, ci sono sottili risonanze della mitologia greca nella regione più ampia. La Slovenia, come gran parte dell’Europa centrale, ha assorbito un mosaico di influenze culturali nel corso dei secoli – romana, slava, germanica – e attraverso l’Impero Romano è stata trasmessa la mitologia greca.

Durante il periodo romano, Lubiana era conosciuta come Emona, un insediamento romano fondato nel I secolo d.C. Sebbene non ci siano prove archeologiche che colleghino direttamente Giasone a Emona, i coloni romani spesso portarono con sé le storie e gli dei della Grecia, tra cui Giove (Zeus), Marte (Ares) e Diana (Artemide), i cui culti si sarebbero mescolati con le pratiche spirituali locali.

Inoltre, creature mitiche locali come spiriti dell’acqua, draghi e serpentini guardiani di sorgenti o grotte riecheggiano l’immaginario dell’Idra, del Pitone e di altri mostri greci uccisi da eroi come Eracle e Apollo.

Non è difficile immaginare come queste tradizioni si siano mescolate. Poiché le storie greche venivano raccontate lungo le rotte commerciali, sarebbero state adattate per adattarsi alla geografia e alla cosmologia locali, portando a una versione ibridata della storia di Giasone che si radicò nelle paludi di Lubiana.


L’eredità duratura del drago di Lubiana

La leggenda di Giasone e del drago di Lubiana non è solo un aneddoto affascinante, ma è diventata centrale per l’immagine che la città ha di sé. Nei materiali turistici, nei programmi educativi e nel marchio culturale, la storia è spesso raccontata come un preludio mitico alla storia della città.

Le statue dei draghi, in particolare quelle sul Ponte dei Draghi, sono venerate sia dalla gente del posto che dai turisti. C’è anche una tradizione secondo cui se una vergine attraversa il ponte, si dice che i draghi scodinzolino: una moderna rivisitazione fiabesca di un antico mito.

Inoltre, la leggenda ha ispirato scrittori, pittori e poeti sloveni. Il drago è diventato una tela per l’arte pubblica e un simbolo di resistenza, forza e identità nazionale. In un certo senso, Giasone, un eroe di un’altra terra e di un altro tempo, è diventato cittadino onorario di Lubiana.


Conclusione: l’eredità di Giasone nell’Europa centrale

La storia di Giasone e il drago di Lubiana è un vivido esempio di come la mitologia trascenda i confini, trasformandosi e adattandosi nel tempo per adattarsi a nuove terre e popoli. Anche se Giasone non mise mai piede in Slovenia secondo i testi greci canonici, la risonanza mitica del suo viaggio permise ai narratori successivi di integrarlo nei loro paesaggi. Attraverso questo processo, la mitologia greca divenne parte del folklore sloveno e le imprese di Giasone nell’uccidere i draghi contribuirono a fondare una città.

A Lubiana mito e memoria si intrecciano. L’antica storia dell’eroismo di Giasone è incisa nei simboli e nelle strutture della città, ricordandoci che anche nel cuore dell’Europa centrale, l’eredità dell’età d’oro della Grecia continua a ispirare e incantare.

Che lo si consideri un fantasy storico o una metafora culturale, la storia di Giasone e il drago di Lubiana rivela qualcosa di essenziale sui miti: il loro potere non solo di spiegare il passato, ma di plasmare l’identità, l’immaginazione e il senso del luogo.


Ulteriori letture ed esplorazioni:

  • Visita il Ponte dei Draghi (Zmajski Most) a Lubiana per dare un’occhiata in prima persona alle iconiche statue del drago.
  • Esplorate il Museo della Città di Lubiana per ammirare reperti storici e mitologici.
  • Leggi le Argonautiche di Apollonio di Rodi per la versione classica del viaggio di Giasone.
  • Ricerca i miti slavi dei draghi e confrontali con i racconti greci sull’uccisione dei draghi per una comprensione più ampia della fusione culturale.

Lascia che il mito di Giasone e del drago guidi i tuoi passi mentre cammini per le strade di Lubiana, una città dove antiche leggende e vita moderna si incontrano ancora.


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