Il Progetto Mercury della NASA

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Il 9 settembre 1959, la NASA lanciò Big Joe 1, il primo lancio del Progetto Mercury (il nome romano del dio greco Hermes). Questa è stata una pietra miliare nell’obiettivo della NASA di portare la terra sulla luna. Il Progetto Mercury della NASA è stato un risultato pionieristico nella storia dell’esplorazione umana dello spazio. È stato il primo programma che ha portato astronauti americani nello spazio e ha aperto la strada a missioni più ambiziose in futuro.

Gli obiettivi del Progetto Mercury

Il Progetto Mercury aveva due obiettivi principali: vedere se gli esseri umani potevano funzionare efficacemente nello spazio e mettere un uomo in orbita prima che lo facesse l’Unione Sovietica. Il programma è stato avviato nel 1958, poco dopo la fondazione della NASA, e si è protratto fino al 1963. Ha coinvolto sei voli con equipaggio, due dei quali hanno raggiunto lo spazio e sono tornati giù, e quattro dei quali hanno raggiunto l’orbita.

Il programma aveva anche diversi obiettivi secondari, come testare le prestazioni del veicolo spaziale, sviluppare la rete di controllo a terra e studiare gli effetti del volo spaziale sul corpo e sulla mente umana.

La navicella spaziale Mercury

La navicella spaziale Mercury era una capsula a forma di cono che poteva ospitare un astronauta. Aveva un diametro di 6,4 piedi (1,9 metri) alla base e un’altezza di 9,5 piedi (2,9 metri). Pesava circa 3.000 libbre (1.360 chilogrammi) a pieno carico.

Il veicolo spaziale aveva tre sezioni principali: la sezione retrograda, che conteneva i razzi per rallentare la capsula per il rientro; la sezione di recupero, che conteneva paracadute e altre attrezzature per l’atterraggio; e la sezione della cabina, che conteneva il divano dell’astronauta, i comandi, gli strumenti, il sistema di supporto vitale e una piccola finestra.

Il veicolo spaziale è stato lanciato in cima a un razzo Redstone o Atlas modificato, a seconda degli obiettivi della missione. Il razzo Redstone potrebbe lanciare il veicolo spaziale a un volo suborbitale di circa 15 minuti, mentre il razzo Atlas potrebbe lanciarlo a un volo orbitale di diverse ore.

Gli astronauti di Mercury

Gli astronauti Mercury sono stati selezionati da un pool di piloti collaudatori militari che soddisfacevano rigorosi criteri fisici e mentali. Sono stati anche addestrati in vari aspetti del volo spaziale, come la navigazione, la comunicazione, la sopravvivenza e l’assenza di gravità.

I sette astronauti originali di Mercury furono:

  • Alan Shepard, che divenne il primo americano nello spazio il 5 maggio 1961, a bordo della Freedom 7.
  • Virgil “Gus” Grissom, che effettuò il secondo volo suborbitale il 21 luglio 1961, a bordo della Liberty Bell 7.
  • John Glenn, che divenne il primo americano a orbitare intorno alla Terra il 20 febbraio 1962, a bordo della Friendship 7.
  • Scott Carpenter, che effettuò il secondo volo orbitale il 24 maggio 1962, a bordo dell’Aurora 7.
  • Walter “Wally” Schirra, che effettuò il terzo volo orbitale il 3 ottobre 1962, a bordo del Sigma 7.
  • Gordon Cooper, che effettuò il quarto e più lungo volo orbitale il 15-16 maggio 1963, a bordo di Faith 7.
  • Donald “Deke” Slayton, che è stato messo a terra a causa di un problema cardiaco e non ha mai volato in una missione Mercury.

L’eredità del Progetto Mercury

Il Progetto Mercury è stato un risultato notevole che ha dimostrato la capacità e l’impegno della NASA nell’esplorazione dello spazio. Ha anche fornito dati ed esperienze preziose per i successivi programmi Gemini e Apollo, che miravano a raggiungere il rendezvous, l’attracco, l’atterraggio lunare e il ritorno.

Il Progetto Mercury ha anche ispirato milioni di persone in tutto il mondo con le sue audaci imprese e gli eroici astronauti. Ha dimostrato che gli esseri umani possono superare le sfide e i pericoli del volo spaziale e ha aperto nuovi orizzonti per la scoperta scientifica e l’attività umana.

Di seguito sono riportati alcuni video da guardare per saperne di più. Il primo è un video documentario sul Progetto Mercury e i successivi 2 sono trailer di film/serie che puoi guardare basati sul Progetto Mercury. National Geographic ha realizzato una serie nel 2020 chiamata The Right Stuff, basata sull’omonimo film vincitore dell’Oscar del 1983 (basato sull’omonimo libro).

Voli di prova del Progetto Mercury – dal 1959 al 1961
The Right Stuff (2020) di National Geographic, su Disney+
Il trailer del film The Right Stuff (1983) – ha vinto 4 Oscar


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