Giornata Mondiale della Meteorologia (23 marzo) e Aristotele
La Giornata meteorologica mondiale, celebrata ogni anno il 23 marzo, commemora l’istituzione dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) nel 1950. Questa agenzia specializzata delle Nazioni Unite svolge un ruolo cruciale nella promozione della cooperazione internazionale in meteorologia, climatologia, idrologia e campi correlati. La giornata è un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide meteorologiche e climatiche e sull’importanza di previsioni meteorologiche accurate per la nostra vita quotidiana.
Per la Giornata Mondiale della Meteorologia, ricordiamo Aristotele, il padre della meteorologia scientifica (tra le tante altre cose). Aristotele scrisse il trattato Meteorologica (Meteora significa “cose in alto” e logia significa “lo studio di” – lo studio delle cose in alto) stabilendo così la meteorologia come scienza. Da allora la maggior parte della meteorologica è stata smentita con il tempo con l’avanzare della scienza, ma l’idea della meteorologia è nata lì.
Approfondiamo l’affascinante storia della Giornata Mondiale della Meteorologia ed esploriamo come sono state gettate le basi della meteorologia dall’antico filosofo greco Aristotele.
La nascita della meteorologia: le intuizioni di Aristotele
Per comprendere le origini della meteorologia, dobbiamo volgere lo sguardo all’antica Grecia, dove il poliedrico Aristotele ha dato contributi significativi alla nostra comprensione del mondo naturale. Il suo trattato intitolato “Meteorologica” è la prima opera completa sulla meteorologia.
Teorie e osservazioni di Aristotele
- L’universo è sferico: Aristotele postulava che l’universo è sferico, un’idea radicale per l’epoca. Credeva che i corpi celesti si muovessero in orbite circolari attorno alla Terra. Questo concetto ha gettato le basi per comprendere la posizione della Terra all’interno del cosmo.
- Il nucleo interno della Terra e le orbite celesti: secondo Aristotele, il nucleo interno della Terra era composto dalle orbite dei corpi celesti. Egli immaginò due regioni distinte:
- Regione Celeste: Oltre l’orbita della Luna.
- Regione-Sfera Terrestre: La tendenza della Luna ad orbitare attorno alla Terra.
- La teoria dei quattro elementi: Aristotele propose che la regione terrestre consistesse di quattro elementi fondamentali:
- Acqua
- Terra
- Fuoco
- Aria
- Fenomeni meteorologici e interscambio:
- Il calore del Sole che interagiva con l’acqua fredda creava aria e nebbia.
- L’evaporazione, i terremoti e altri eventi meteorologici facevano parte delle osservazioni di Aristotele.
Approccio metodico e influenza
- Ragionamento metodico: A differenza di alcuni dei suoi contemporanei che si basavano sulle inferenze, Aristotele si avvicinava alla meteorologia in modo metodico. Ha tratto inferenze deduttive dai fenomeni meteorologici osservati, modellando le sue teorie basate sia su prove empiriche che su ragionamenti logici.
- Eredità e influenza: Nonostante le sue antiche origini, Meteorologica ha avuto un profondo impatto sulla civiltà occidentale. Servì come base per i successivi testi meteorologici fino al XVII secolo. Studiosi, poeti, storici e persino medici egiziani contribuirono alle scoperte di Aristotele, creando un ricco arazzo di conoscenza.
- Compendio arabo e Rinascimento: un compendio arabo chiamato al-‘Athar al-‘Ulwiyyah, prodotto intorno all’800 d.C., circolava tra gli studiosi musulmani. Gerardo da Cremona lo tradusse in latino nel XII secolo, introducendo le intuizioni di Aristotele nella scolastica medievale nell’Europa occidentale.
La Giornata Mondiale della Meteorologia e l’eredità di Aristotele
Mentre celebriamo la Giornata Mondiale della Meteorologia, riconosciamo l’eredità duratura dell’opera di Aristotele. La sua curiosità, il suo approccio sistematico e le sue intuizioni continuano a plasmare la nostra comprensione del tempo e del mondo naturale. Dall’antica Grecia alla moderna WMO, la meteorologia rimane una scienza vitale che ha un impatto sulle nostre vite ogni giorno.
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